Storia del fucile berdan
La guerra civile americana e la necessità di adattare armi diverse alle nuove esigenze catalizzarono la progettazione di numerose soluzioni ed innovazioni. In questi anni, tra gli altri, si sviluppano l'otturatore sollevabile di Erskine S. Allin, l'otturatore a rotazione Remington ed il sistema a leva di Henry O. Peabody.
La Russia imperiale decide di inviare, nel 1865, il colonello A.P. Gorlov ed il capitano K.I. Gunius per studiare ed individuare tra centinaia di proposte il miglior sistema a retrocarica da presentare al governo.
Probabilmente, la volontà dei russi non era tanto di acquistare un prodotto finito ma individuare un sistema base dal quale partire e realizzare un arma innovativa caratterizzante l'esercito imperiale. I due ufficiali approdarono in America quando in patria, le officine di Tula si occupavano di perfezionare il nuovo sistema a retrocarica di Terry-Norman dopo aver abbandonato il sistema Gille-Trummer ad otturatore girevole e cartucce di carta.
Nel 1864 il colonnello Hiram Berdan, reduce dalla organizzazione e comando durante la guerra civile di un reggimento di cecchini, decide, forse anche in seguito alle accuse di codardia, di abbandonare l'esercito per dedicarsi allo sviluppo di un nuovo fucile. Durante la guerra aveva armato i propri reparti, inizialmente con i fucili revolver Colt ed in seguito con gli Sharps, quindi ben conosceva i limiti di queste armi che in America andavano per la maggiore. Il progetto di Berdan, brevettato il 10 gennaio 1865 (brevetto U.S.A. N° 45.899), si basava su un otturatore sollevabile verso la volata con percussore azionato mediante il classico cane esterno alla piastra. Lo propose alla Colt ma senza successo mentre l'esercito spagnolo lo adotto per la conversione dei propri fucili avancarica. In seguito anche la Gran Bretagna si mise in trattativa per l'acquisto di 50000 fucili ed il capitano Gunius decise di incontrare Berdan a New York nel 1866.
L'incontro tra l'inventore americano ed il membro della commissione tecnica russa fu proficuo. I russi trovarono interessante il lavoro di Berdan ma individuarono alcune criticità alle quali si offrirono di porre rimedio attivamente iniziando una collaborazione.
Gorlov e Gunius non erano soddisfatti del cane esterno e l'otturatore pieghevole avrebbe creato problemi do caricamento in caso di tiro molto elevato. Furono 25 le modifiche apportate al progetto originale che rivoluzionarono il lavoro di Berdan rendendolo irriconoscibile esternamente.
La modifica principale consisteva nella eliminazione del cane esterno, già fonte di problemi nel sistema Terry-Norman, a favore di un percussore longitudinale mosso grazie ad una molla spirale. Tirando indietro un elemento a leva arretrava il perno caricando la molla a spirale e sbloccando l'otturatore che ribaltandosi permetteva di caricare il proiettile. A questo punto il sistema era armato, carico e non restava altro che sparare. Il nuovo sistema garantiva un volume di fuoco di 18 colpi al minuto contro i 6-7 del sistema Terry-Norman.
I Russi non erano soddisfatti neanche del calibro 450 americano e reputavano il calibro 420 con caratteristiche balistiche migliori, anche grazie al tiro più teso.
Berdan progettò una nuova munizione con manicotto in ottone non saldato, più resistente rispetto alle leghe di rame, con una palla in piombo nudo avvolta in carta di lino. La carta di lino, rossa o bianca, oltre ad assicurare la palla al bossolo e prevenire l'inpiombamento della canna risultò utile per distinguere il munizionamento delle carabine e fucili da fanterie con cariche di polvere più o meno spinte.
Lo Zar Alessandro il 28 ottobre 1868 decretava la adozione del nuovo fucile per i battaglioni dei tiratori scelti. In America divenne noto come "fucile russo", in Russia come "fucile per tiratori scelti M. 1868" e nel resto del mondo passerà alla storia come "Berdan N°1" con buona pace del binomio Gorlov-Gunius che caddero presto nell'oblio.
Nel 1869 alla Russia venne offerto il fucile bavarese sistema Werndl e nella primavera del 1870 Berdan si reca di persona a Pietroburgo per difendere i suoi interessi.
Il progetto proposto da Berdan, questa volta è un otturatore scorrevole rotante, semplice nel disegno ed economico da realizzare anche se in realtà i sistemi di lavorazione russi ancora mancano della necessaria precisione alla realizzazione. Il nuovo fucile, oltre ad un otturatore moderno era munito anche di estrattore dei bossoli automatico che portava il volume di fuoco a ben 28 colpi al minuto.
La commissione tecnica, presieduta dal generale Hotbek, istituita già nel maggio del '91, nonostante la situazione arretrata delle fabbriche russe nel 1870 accordò il via alla produzione del Berdan N°2 per la fanteria. Il 31 agosto si decretò per la produzione di una carabina Berdan N° 2 e il 26 settembre al colonello Sofanov venne affidato il progetto di un nuovo fucile per dragoni e cosacchi.
Come prevedibile, i russi per la produzione si affidarono alle fabbriche di Birmingham ma dal 1874 la produzione si spostò internamente nelle fabbriche di Tula, Sestroreck e Izhevsk completamente riammodernate.
La introduzione del Mosin-Nagant rese obsoleto il Berdan che comunque ebbe il suo canto de cigno durante la prima guerra mondiale e la rivoluzione d'ottobre. Nel 1890 75.000 Berdan N° 2 vennero acquistati dalla Serbia e nel 1895 30000 fucili e 500 carabine furono regalate dallo zar al piccolo principato del Montenegro.
Massei Luca